L'HDR per tutti, o quasi
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🌄 L’HDR arriva ufficialmente su Android
Con la presentazione dei nuovi Pixel 8, Google ha rilasciato la nuova versione di Android 14, per ora disponibile per i telefoni proprietari ma nelle prossime settimane/mesi ci si aspetta l’adozione anche da parte degli altri brand.
Perché è importante questa notizia? Perché finalmente anche nel mondo Android sono arrivate ufficialmente le immagini in HDR.
Ne avevo parlato a maggio in questo articolo 👉 Non poteva che essere Ultra dove ho approfondito la tematica del formato JPEG adottato da Google per favorire la retrocompatibilità.
Dalle prime notizie che sono riuscito a recuperare sul web sembra che i nuovi Pixel 8 scattino immagini con profilo Display P3 (era ora!), opzione che volendo si più disabilitare, mentre l’acquisizione in HDR è sempre attiva. Cosa che sinceramente mi aspettavo, sarebbe folle rimanere bloccati all’sRGB con immagini HDR a 10 bit.
Considerando che sui dispositivi Apple le immagini EDR (l’HDR secondo Apple) esistono già da qualche anno, ora con l’arrivo anche di Android possiamo dire che nell’ambito mobile l’HDR è per tutti, o quasi. Sarà importante capire l’adozione di questa funzionalità da parte dei vari brand che utilizzano Android. Google ha fatto un lavoro egregio, mettendo a disposizione documentazione, API e tutto quello che può servire agli sviluppatori. Speriamo che l’adozione sia rapida vista l’enorme differenza che c’è fra le immagini in SDR e HDR.
STATO ATTUALE DEL SUPPORTO
Ho fatto qualche veloce test con questo nuovo formato Jpeg ULTRA HDR, iOS 17 è in grado di visualizzarlo correttamente in HDR, come anche l’applicazione “Foto” in macOS Sonoma. Non lo è invece l’applicazione Anteprima e di conseguenza Quick Look. Per quanto riguarda i browser, Chrome ha già il pieno supporto alle immagini HDR compreso questo nuovo formato, manca completamente invece su Safari.
Possiamo dire che in ambito mobile se ci si scambia foto in HDR da Android a iOS tutto funziona alla grande, quello che non sono ancora riuscito a verificare è se Android e Google Photos supportano il formato HEIC EDR utilizzato da Apple. Se qualcuno di voi che utilizza Android aggiorna il proprio dispositivo alla versione 14 me lo dica, così facciamo anche questa prova 😎
Per quanto riguarda windows non ho potuto fare prove (non utilizzandolo), appena ne avrò la possibilità farò qualche test.
📷 Un momento che non è mai esistito
Rimango sull’onda dei nuovi Pixel 8 per tornare su un tema un po’ filosofico: una foto di un momento che non è mai esistito, la possiamo considerare ancora una foto?
Ne parlavo qualche mese fa in questo articolo pubblicato su FOTOCult 👉 Intelligenza artificiale e fotografia computazionale: c’è da fidarsi? Nell’articolo scrivevo:
Non ci metteremo molto ad arrivare a soluzioni più avanzate e complesse: ad esempio, una foto di gruppo in cui tutti i presenti hanno gli occhi aperti e stanno sorridendo, ottenuta dall’analisi e dall’unione selettiva di ogni soggetto presente in una serie di scatti realizzati in rapidissima sequenza. La foto sarà sicuramente perfetta e non richiederà alcuno sforzo aggiuntivo da parte dell’utente. Una foto di un momento che non è mai esistito.
Il principio che attribuisce alla fotografia il potere di rendere immortale un istante inizia a vacillare. E quindi, a cosa siamo disposti a rinunciare per avere la foto perfetta?
Google ha presentato da poco il nuovo Pixel 8 e con lui una funzione "Best Take" che fa esattamente questo.
Più ci avviciniamo al concetto di “foto migliore pronta per la condivisione” più ci allontaniamo dalla realtà, viaggiando in direzione di un futuro distopico.
È una bella tematica dove i confini non sono nitidi e la posizione "etica" della fotografia è molto soggettiva. Intendiamoci, non voglio fare polemica su una funzione che di sicuro sarà usatissima e apprezzata da molti, sono solo dell’idea che questo approccio sia l’inizio di una lunga serie di elaborazioni automatiche che impatteranno sempre più nella fotografia di tutti i giorni.
Faccio un’altra previsione: quanto ci metteremo ad arrivare a scattare una foto e lasciare al software il compito di ricomporre e spostare i soggetti in modo da avere un'inquadratura migliore? Lo dico con questa sicurezza perché con Android 14 manualmente si può già toccare il soggetto e spostarlo nella scena come se niente fosse, lasciando al software il compito di scontornarlo e ricostruire con funzioni AI lo sfondo sottostante. Automatizzare il tutto è lo step successivo.
A questo punto se vogliamo dirla brutalmente possiamo affermare che non serve neanche più sbattersi a cercare l’ora giusta, la prospettiva e l’inquadratura. Si scatta alla buona tanto in due secondi il cielo viene sostituito con uno bello drammatico al tramonto, le luci vengono adattate, il soggetto viene posizionato nel posto giusto ed ecco la foto perfetta!
Nel dire questo sto tralasciando completamente il settore professionale, le dinamiche lì sono ben altre, ma è proprio il fatto che sia una tecnologia mainstream a farmi pensare profondamente. La foto di domani che valore avrà per le persone? Guarderemo le foto per emozionarci o con scetticismo alla ricerca di capire cosa c’è di reale?
Qualcuno potrebbe obiettare che il “problema” lo stiamo già vivendo ora: sono assolutamente d’accordo. Tra filtri e app di editing alla portata di pochi tap è semplicissimo stravolgere uno scatto, ma trovarsi queste funzioni già integrate nel sistema operativo è un notevole passo verso la “normalità” di utilizzo.
Voi come la vedete?
🖥️ Nuove modalità di calibrazione in macOS Sonoma
Con la nuova versione di macOS 14 Sonoma, Apple ha rivisto la schermata di Calibrazione per i “Pro Display”, ora si può scegliere fra 3 diverse modalità: calibrazione completa, regola calibrazione e regolazione visiva.
È una nuova funzione passata inosservata ma che lascia intuire come Apple stia lavorando dietro le quinte per migliorare questo aspetto per i loro display. Speriamo in ulteriori sviluppi futuri.
Ne ho parlato in modo più approfondito in questo articolo pubblicato qualche giorno fa su FOTOCult 👉 macOS Sonoma: come cambia la calibrazione per i “Pro Display
🔗 Link interessanti
Eizo ha rilasciato le API per gli sviluppatori che voglio integrare la gestione colore del monitor nelle loro applicazioni 👉 eizoglobal.com
In questo sito potete verificare il rapporto di contrasto fra due colori 👉 oddcontrast.com
È uscita la recensione di Sebastiaan de With (cofondatore di Halide) sull’iPhone 15 Pro Max. Se siete interessati al comparto fotografico questa è la recensione che fa per voi. Prendetevi almeno 20 min, mettetevi comodi e buona lettura 👉 lux.camera
Qui potete trovare alcune immagini HDR in formato JPEG (Ultra HDR) 👉 ccameron-chromium.github.io
High Dynamic Range and Wide Gamut Color on the Web 👉 w3c.github.io
E quindi?
L’obiettivo di questa newsletter è trattare temi che rappresentano il futuro (ma anche il presente) dell’industria della content creation digitale.
Il giorno in cui qualcuno mi dirà di smetterla, lo farò. Promesso.
Il mio nome è Manuel Babolin e con altri due matti ho fondato PixelFactory, nel cui blog approfondisco alcune cose. Ho un progetto sulla gestione colore nei device digitali che si chiama Wide Gamut.