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🛍️ Shopify e il caos nella gestione del colore
Più di qualche cliente che seguiamo in studio utilizza come piattaforma di vendita Shopify, piattaforma che negli USA è arrivata a una quota di utilizzo di circa il 32%, grazie alla sua semplicità d’uso. Un ecommerce su tre negli USA è Shopify per farla semplice, non male!
Ho voluto approfondire la questione colore per capire se fosse possibile uscire dalla “prigione dell’sRGB” e dare la possibilità ai nostri clienti che si appoggiano a Shopify di avere una coerenza cromatica migliore dei loro prodotti, nel caso specifico abbigliamento tecnico sportivo di alta fascia.
Di problemi e lamentele da parte degli utenti riguardo ai colori su Shopify ne potete trovare quante ne volete online. Il modus operandi descritto dalla guida ufficiale è quello di eliminare il profilo incorporato delle immagini che l’utente carica. Cito testualmente il paragrafo della guida:
I profili colore vengono rimossi per due motivi:
Quando un'immagine caricata non include alcun profilo colore, il browser usa automaticamente il sRGB (profilo colore comunemente utilizzato per visualizzare le immagini nel web). Ciò garantisce che le immagini abbiano lo stesso aspetto su tutti i principali browser.
I profili colore possono occupare grandi quantità di spazio su disco, il che può comportare tempi di caricamento elevati.
Potremmo star qui a commentare queste affermazioni inesatte e a chiederci come sia possibile che aziende di questo calibro non abbiano competenze in questo ambito ma il problema grosso viene subito dopo, infatti nella guida viene descritta la procedura per rimuovere il profilo colore dall’immagine. In pratica stanno spiegando nel dettaglio come generare il problema. Come darsi la zappa sui piedi in tre semplici passaggi. Perfetto! 👏
Questo è quello che la guida ufficiale afferma, ma c’è un ma. La guida a quanto pare è invecchiata male perché oggi non è più così che stanno le cose. Infatti sia su un ecommerce di un nostro cliente, che da un breve test effettuato personalmente aprendo un account di prova e caricando varie immagini, ho riscontrato che adesso (non so in realtà da quanti mesi questo accada) Shopify converte tutte le immagini che vengono caricate nel profilo c2ci. Questo ovviamente è un bene, almeno c’è una conversione a monte che porta ad avere una coerenza maggiore. Bene ma non benissimo, perché siamo sempre fermi all’sRGB (compresso) e non c’è modo di uscirne.
Ho provato a chiedere al supporto se ci fosse qualche modo per mantenere il profilo colore nativo (magari qualche personalizzazione in qualche piano più costoso) ma la risposta è la seguente:
In pratica mi dicono che il profilo viene rimosso e mi rimandano alla solita guida ufficiale che di fatto non è più valida.
Come spesso accade (troppo spesso) il supporto non sa di cosa sta parlando, è palese che non sia aggiornato sulle funzionalità della piattaforma. È anche evidente che queste aziende enormi non curino la gestione colore che, come sappiamo bene, in un ecommerce è sempre più importante per non dire fondamentale.
Chiaro che Shopify è l’ecommerce per tutti, se un cliente cerca qualcosa di “serio” e personalizzabile va su altre soluzioni, ciò nonostante rimango sempre stupito di come questo possa accadere nel 2023. Per assurdo in questo ambito WooCommerce basandosi sulla gestione media di Wordpress è molto più accurato.
Non riuscendo ad avere una risposta competente dal supporto ho aperto una richiesta nella community di Shopify ma so già che rimarrà lì a prendere la polvere.
Shopify è un esempio, Adobe Commerce non è tanto meglio e questo fa intuire quanta strada ci sia ancora da fare nel mondo web nella divulgazione e formazione sulla gestione colore da parte di webdesigner e sviluppatori.
A tal proposito spero di presentarvi una grossa novità entro questo 2023, stiamo preparando una serie di webinar dedicati proprio alla gestione colore nel digital in modo da dare a chiunque la possibilità di acquisire le conoscenze necessarie per risolvere molti problemi legati al colore nel web ma anche di poter sfruttare al meglio i nuovi display. Se sei interessato ti chiedo di compilare questo velocissimo questionario (anonimo) che mi aiuterà alla realizzazione di questo progetto 👉 Compila il sondaggio
🌄 Browser e i nuovi formati immagine
Nel precedente articolo “Il 2024 sarà l’anno della svolta” ho parlato dell’arrivo dei nuovi formati immagine come AVIF, HEIC e JPEG-XL.
Vista l’importanza di questo tema abbiamo deciso di implementare un ulteriore test su wide-gamut.com proprio per testare la compatibilità dei browser su questi nuovi formati immagine. Lo trovate nella pagina test
👏 Interoperabilità dei browser
Se non sai cosa significa “interoperabilità” tranquillo l’ho imparato anch’io da poco. Aggiungere termini nuovi nel mio vocabolario la trovo una cosa molto soddisfacente.
Direttamente da Wikipedia:
L'interoperabilità è, in ambito informatico, la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori, con affidabilità e con ottimizzazione delle risorse.
Obiettivo dell'interoperabilità è dunque facilitare l'interazione fra sistemi differenti, nonché lo scambio e il riutilizzo delle informazioni anche fra sistemi informativi non omogenei (sia per software che per hardware).
Parlando di web, gestione colore e argomenti affini i browser ovviamente sono un punto centrale. È sempre stata un’impresa ardua mettere d’accordo tutti sugli standard da supportare. Vi ricordate gli anni in cui nei siti veniva indicata la compatibilità? “Per visualizzare correttamente questo sito di consiglia di utilizzare Windows Internet Explorer 7 o Firefox”.
Fortunatamente negli ultimi anni vista la polarizzazione dei motori utilizzati nei browser (sostanzialmente solo tre) le cose si sono fatte un po’ più semplici, ma c’è ancora strada da fare. Le priorità di ogni azienda o organizzazione no-pofit come nel caso di Mozilla sono diverse ed è difficile se non impensabile mettere d’accordo tutti. Almeno questo è il pensiero comune fino all’anno scorso quando Apple, Bocoup, Google, Igalia, Microsoft e Mozilla si sono riuniti per migliorare l'interoperabilità del web e impegnarsi per lo sviluppo e supporto degli standard web.
Sembra quasi un miraggio come progetto, ma forse dall’alto si sono accorti che è nell’interesse di tutti avere uno supporto coerente agli standard, e che la battaglia è meglio spostarla sui servizi extra dati dal browser.
Se volete approfondire questo è il link al progetto 👉 Interop 2023
👀 Curiosità sulla percezione visiva
VISIONE NOTTURNA
In visione notturna, ad esempio al chiarore della luna o delle stelle, se fissiamo un oggetto non riusciamo a vederlo.
Questo perché la sua immagine si forma nella parte centrale della retina chiamata fovea che è priva di bastoncelli, fotorecettori che ci permettono di vedere in condizioni di scarsa luminosità.
Per vedere l'oggetto è necessario osservare lateralmente in modo che l'immagine si formi all'esterno della fovea.
La retina umana è ottimizzata per la visione diurna, infatti nella sua parte centrale sono presenti solo i coni: fotorecettori che sono i grado di farci percepire i colori. In caso di scarsa luminosità, con l’inibizione dei coni e l’attivazione dei bastoncelli, la nostra vista diventa monocromatica e senza dettagli (sempre meglio di niente 😅).
🔗 Link interessanti
È uscito un altro mio articolo su FOTOCult riguardante il nuovo formato Ultra HDR introdotto da Google 👉 Google lancia l’Ultra HDR su Android 14
IPTC releases Guidelines for Expressing Trust and Credibility signals in IPTC standards 👉 iptc.org
Apple visionOS, Design considerations for vision and motion 👉 apple.com
Un "bollino" invisibile per riconoscere le immagini create con l'IA 👉 dday.it
Samsung ha capito come rendere perfetta l’esperienza fotografica dei Galaxy 👉 dday.it
Smartphone vs Mirrorless vs DSLR Camera Sales 2023 👉 1kcreatives.com
Qualcosa di personale
Il mese di agosto è praticamente volato tanto da non rendermi conto che l’ultimo articolo l’ho scritto a fine luglio. Se da una parte il tempo sembra essere volato dall’altra in queste ultime settimane ho fatto mille cose sia in ambito lavorativo che personale. Non è la classica frase “agosto mese di ferie passa in un attimo” perché di fatto non mi sono mai fermato nel senso classico del termine, non ho fatto settimane intere di vacanza. Ho intervallato giorni di lavoro, con giorni tranquilli in cui mi sono concentrato a pensare e delineare progetti futuri con altri giorni in cui ho fatto sport e attività in alta quota. Personalmente credo che questo mix sia la miglior cosa sia a livello di stimoli che di produttività.
Di fatto mi sono trovato a inizio settembre momento in cui di solito “tutto riparte” e si pensa ai nuovi propositi dell’anno a venire (per molti, compreso il sottoscritto, il primo settembre è l’inizio di un nuovo anno o se preferisci di una nuova stagione) ad essere già partito con nuovi progetti e nuove idee. Per una volta mi sento in anticipo ed è una bella sensazione. Da qui a dicembre le cose che ho in mente di fare sono molte e ambiziose. Alcune ovviamente riguarderanno il colore e spero di condividerle qui il prima possibile.
E quindi?
L’obiettivo di questa newsletter è trattare temi che rappresentano il futuro (ma anche il presente) dell’industria della content creation digitale.
Il giorno in cui qualcuno mi dirà di smetterla, lo farò. Promesso.
Il mio nome è Manuel Babolin e con altri due matti ho fondato PixelFactory, nel cui blog approfondisco alcune cose. Ho un progetto sulla gestione colore nei device digitali che si chiama Wide Gamut.
Caro Manuel,sono Leonardo Scarabello, un piccolissimo fotografo che si barcamena in questo mondo sempre in crescita. Quando leggo le tue news capisco che c'è un sacco di strada da fare e, io non essendo più un giovincello cerco per quanto possibile di documentarmi per stare al passo con i tempi (ammetto di non essere molto preparato in certi argomenti), motivo per cui leggo sempre molto volentieri le tue news sia per la competenza che si respira che per la dialettica scorrevole e precisa Ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio per mettere a disposizione di noi utenti le tue competenze. Attendo con trepidazione le prossime news per crescere ancora un pochino anch'io.