La nuova era delle immagini è già iniziata
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🌅 Il 2024 sarà l’anno della svolta
La fruizione delle immagini nel mondo digitale sta per cambiare radicalmente, dopo praticamente 30 anni di stallo tecnologico. Ancora oggi parliamo di JPEG, PNG e GIF formati degli anni ‘90, che hanno visto la nascita e lo sviluppo del web fino ad arrivare a oggi ed essere ancora considerati lo standard. Dalla loro parte sicuramente possono vantare la totale compatibilità con browser, app, e dispositivi di qualsiasi tipo ma i limiti sono troppi e questa non può continuare ad essere la scusa per persistere ad utilizzarli. Non possiamo essere legati al JPEG per una discreta compressione ma senza la trasparenza, al PNG per la trasparenza ma senza compressione, peggio ancora al formato GIF per le animazioni ma a 256 colori.
Negli ultimi 10 anni a livello software sono stati fatti passi avanti, il WebP ne è la dimostrazione, un formato con una compressione decisamente più efficiente del JPEG che supporta la trasparenza e le animazioni. Bellissimo! Un po’ meno “bella” l’adozione da parte dei browser, delle app e dei vari servizi terzi, decisamente molto lenta. Ho avuto la sensazione di una certa paura da parte di tutti nell’abbracciare un nuovo formato visto che lo standard è sempre stato il JPEG. Più di 10 anni dopo possiamo dire che il WebP si è fatto strada ed è ormai usatissimo nei siti, specialmente negli ecommerce, ma anche da piattaforme come Meta e Telegram.
Oggi le cose stanno per cambiare in modo radicale perché c’è la necessità di sfruttare i display wide gamut e HDR in primis quelli degli smartphone (i più diffusi) ma anche dei nuovi display in generale (notebook, tablet, monitor desktop, tv). Questa necessità ha spinto sull’acceleratore delle due principali aziende che hanno in mano browser, sistemi operativi e i dispositivi: Apple e Google.
La necessità è di avere formati immagine più avanzati in grado di avere algoritmi di compressione più efficienti per risparmiare spazio nella memoria dei dispositivi, processi ottimizzati di codifica e decodifica con hardware dedicato, velocizzare il caricamento sul web, essere in grado di supportare trasparenze, livelli, animazioni, mappe di profondità, superare i canonici 8 bit di profondità colore, supportare l’HDR, ecc.
I nuovi formati che sentiremo nei prossimi anni saranno HEIC (già in uso da Apple per il salvataggio delle foto su iOS), AVIF (anche questo già in uso nel web) e il più recente JPEG-XL (successore dell’attuale JPEG).
Per come stanno le cose oggi credo che in ambito web sentiremo parlare sempre di più del formato AVIF vista la sua natura. AVIF infatti è sviluppato da Alliance for Open Media (consorzio no profit che sviluppa tecnologie aperte senza royalty per la distribuzione di contenuti multimediali). I membri dell’alleanza sono Amazon, Apple, ARM, Cisco, Facebook, Google, Huawei, Intel, Microsoft, Mozilla, Netflix, Nvidia, Samsung Electronics e Tencent. Serve aggiungere altro?
Ok tutto bellissimo ma quanto a compatibilità come siamo messi? Beh nel caso di AVIF i browser sono già compatibili da più di due anni, lo è già anche iOS 16 e macOS Ventura. Ci sono già vari ecommerce, che grazie a una gestione delle immagini tramite PIM, utilizzano già questo formato per ottimizzare spazio e velocizzare il caricamento di pagine con molte immagini.
Se con il WebP abbiamo visto un’adozione lentissima e titubante questa volta nel giro di due anni le cose sono praticamente decollate. FINALMENTE!
Nell’ultimo WWDC Apple ha dedicato una sessione agli sviluppatori dedicata proprio a questo tema Explore media formats for the web dove annuncia il pieno supporto a tutti questi formati con Safari 17.
Dobbiamo dimenticarci il JPEG e del PNG? No, per qualche anno ancora dovremmo considerarli per avere la sicurezza che le nostre immagini vengano visualizzate da tutti, anche da chi ha dispositivi, browser e sistemi operativi datati. Ma questo non ci obbliga ad aspettare per sfruttare questi nuovi formati, possiamo demandare la decisione direttamente alle app o ai browser in modo estremamente semplice. Se il browser supporta ad esempio un’immagine .avif la caricherà altrimenti salterà direttamente al .jpeg.
La cosa più interessante di tutto ciò, oltre all’efficienza nella compressione, peso del file, trasparenza ecc. è il fatto che questi nuovi tre formati (HEIC, AVIF, JPEG-XL) supportano l’HDR e sarà proprio questo che rivoluzionerà drasticamente il modo in cui fruiremo delle immagini. La vera rivoluzione tangibile per tutti è questa. La fotografia, le immagini la percezione visiva, il modo di scattare, pensare, editare le immagini subirà un profondo cambiamento. Mi ripeterò, chi mi segue sa che l’ho già detto più volte ma secondo me questa sarà una rivoluzione nel mondo della fotografia come quella che c’è stata dal passaggio dall’analogico al digitale, se vogliamo ancora più trasversale perché toccherà anche il mondo degli sviluppatori e dei web designer.
In attesa del supporto HDR con il formato AVIF in arrivo con Safari 17, ho già preparato un test dove potere vedere la differenza tra un’immagine SDR e una HDR. Per vederla ovviamente avete bisogno di un display HDR e, per il momento, di Chrome (o un browser basato su Chrome come Brave, Opera, ecc.) aggiornato. Il test lo trovate in fondo a questa pagina wide-gamut.com/test Sul mio MacBook Pro M1 è impressionante! Prossimamente preparerò anche una pagina con delle fotografie in HDR.
Che dire, il 2024 sarà un anno di svolta per chi lavora con le immagini, non solo per chi le produce ma anche per i web developer e web designer che fino ad oggi hanno potuto continuare a lavorare con i soliti formati, senza preoccuparsi di avere conoscenze nei vari formati immagine e specialmente nella gestione colore.
✅ AI, manipolazione della realtà e la Content Authenticity Initiative
Seguo con estremo interesse il progetto Content Authenticity Initiative dalla sua nascita nel 2019, ne ho parlato più volte qui ma anche sul mio profilo LinkedIn e Instagram.
Più passano gli anni più ci stiamo allontanando dalla visione della fotografia come verità, spostandoci verso il dubbio costante: sarà un’immagine vera? Sarà stata modificata? È troppo bella per essere vera, chissà com’è l’originale. È un fake! Tutto questo negli ultimi mesi è completamente “esploso” con l’arrivo di tool di intelligenza artificiale generativa alla portata del grande pubblico, come Dall-E 2 o Midjourney.
Ho affrontato questa importantissima tematica in questo articolo pubblicato su FOTO Cult 👉 AI, manipolazione della realtà e la Content Authenticity Initiative Grandi nomi del mondo della tecnologia e dell'informazione uniti per difendere la provenienza e l’originalità dei contenuti digitali.
A proposito anche noi di PixelFactory da qualche mese siamo diventati Partner della Content Authenticity Initiative, inutile dire che siamo estremamente entusiasti di questo riconoscimento 🎉
Notizia di qualche giorno fa anche Shutterstock è entrata a far parte di questo progetto 👉 shutterstock.com/press
🖥️ Calibrite torna al passo con i tempi
Avevo perso le speranze e invece dal nulla Calibrite ha presentato i tre nuovi dispositivi per la calibrazione del colore, adesso sono pienamente supportati i pannelli mini-LED, OLED e Apple XDR!
Nel sito potete trovare tutte le informazioni a riguardo 👉 calibrite.com
Se utilizzi un monitor Apple XDR può interessarti questo articolo 👉 La gestione colore con i nuovi display Apple
🔗 Link interessanti
Dolby The Perceptual Quantizer 👉 color.org
New CSS color spaces and functions in all major engines 👉 web.dev
Il nome Canon potrebbe apparire presto su uno smartphone 👉 saggiamente.com
Sony α6700 👉 sony.it
Sony Xperia V 👉 sony.it
👀 Percezione visiva
OCCHIALI DA SOLE
I raggi UV sono dannosi per la nostra pelle ma anche per i nostri occhi, specialmente se consideriamo che alcune parti, come il cristallino, non hanno meccanismi di riparazione.
Indossare degli occhiali quando siamo al sole aumenta il nostro confort di visione ma potrebbe fare più danni che altro. Le lenti scure degli occhiali da sole diminuiscono la quantità di luce visibile obbligando la pupilla a dilatarsi, aumentando di conseguenza anche la quantità di luce ultravioletta che entra nell'occhio.
Per questo è fondamentale utilizzare lenti di qualità in grado di bloccare i raggi UVA e UVB. Piuttosto che utilizzare occhiali da sole scadenti è meglio non indossarli, in presenza di luce molto intensa la pupilla avrà un diametro ridotto, minimizzando così la quantità di raggi UV dannosi.
Quando parliamo di occhiali da sole pensiamo a un oggetto che ci aiuta a vedere meglio nelle giornate molto luminose o come un accessorio di moda. Difficilmente lo concepiamo come un dispositivo di protezione per i nostri occhi. Sul mercato se ne trovano di tutti i prezzi e la vendita di occhiali super economici, spesso senza alcuna certificazione di qualità delle lenti, è in costante crescita. La motivazione è ovvia, gli occhiali da sole li utilizziamo ovunque ed è facile rovinarli o perderli. Il pensiero comune è che se indossiamo un paio di occhiali scadenti che non ci proteggono dai raggi UV è come non averli, la realtà però come abbiamo visto è ben diversa 😎
Purtroppo il nostro occhio è molto delicato e molti elementi che lo costituiscono non si rigenerano, per questo è bene proteggerlo il più possibile fin dalla tenera età e nell’arco di tutto l’anno, non solo d’estate.
E quindi?
L’obiettivo di questa newsletter è trattare temi che rappresentano il futuro (ma anche il presente) dell’industria della content creation digitale.
Il giorno in cui qualcuno mi dirà di smetterla, lo farò. Promesso.
Il mio nome è Manuel Babolin e con altri due matti ho fondato PixelFactory, nel cui blog approfondisco alcune cose. Ho un progetto sulla gestione colore nei device digitali che si chiama Wide Gamut.