Instagram raddoppia la definizione delle immagini
Ciao, sono Manuel, esperto di gestione colore, postproduzione fotografica e ottimizzazione delle immagini in ambito digital.
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Quando 1440 è il doppio di 1080
Instagram a metà gennaio ha introdotto il supporto alle immagini HDR, prima in “esclusiva” per Samsung S24 (ne avevo parlato qui) e poi a inizio marzo ha allargato il supporto ad iPhone. L’esclusiva non è poi durata così tanto come ci si aspettava. Per chi mi segue su Instagram avrà notato che le ultime immagini che ho pubblicato sono proprio in HDR, mi sono divertito a fare qualche test per capire meglio il comportamento della piattaforma. A riguardo ci sarebbero un bel po’ di cose interessanti da approfondire: partendo da come realizzare un’immagine in HDR fino ad arrivare al comportamento e ai limiti di Instagram, ma credo farò un articolo dedicato.
Oggi volevo soffermarmi su un altro aspetto: la dimensione delle immagini. Con l’arrivo del supporto alle immagini in HDR (in formato JPEG Ultra HDR) Instagram ha aumentato la dimensione delle foto da 1080x1080 pixel a 1440x1440 pixel (se prendiamo in considerazione il rapporto quadrato 1:1). Ottima notizia, passata del tutto in sordina. Tutto questo è valido solo se l’immagine caricata è in HDR altrimenti la dimensione rimane quella di sempre, il numero magico che ormai ci esce dalle orecchie 1080x1080 pixel. “Il cliente chiede se le possiamo esportare anche a 1080” cit. 🫠
Per molti questo aumento non fa più di tanto scalpore, d'altronde da 1080 a 1440 stiamo parlando di poco più del 30% in più no? NO! Vi prego, NO!
Il concetto di definizione di un immagine è tanto semplice quanto sconosciuto anche fra i professionisti, purtroppo. Definizione (da non confondere con risoluzione) di un’immagine è il numero totale di pixel di cui è formata. Facendo due semplici conti quindi:
1080x1080 = 1.166.400 pixel
1440x1440 = 2.073.600 pixel
Facciamola semplice, Instagram è passato da una definizione di 1 Megapixel a 2 Megapixel, il doppio! Mi sono preso la briga di fare anche lo schemino.
Tenete a mente questo concetto perché è molto impattante nel lavoro di tutti i giorni. Quando chiedete o vi vengono richieste esportazioni con le dimensioni in pixel del doppio o della metà, ad esempio si passa da un’immagine con lato lungo da 2000 a 4000 px, il peso del file è quattro volte tanto, non il doppio.
Mi rendo conto che è una cosa banale, ma vi assicuro che mi scontro troppe volte con questo concetto in fase di quotazione di una lavorazione di post. Lavorare uno scatto a 6000x4000 px oppure a 3000x2000 px significa avere 4 volte in più o in meno di pixel totali nell’immagine, variabile che va a impattare sugli sporchi da rimuovere, imperfezioni, dettagli della pelle (se si tratta di un beauty), tempi e costi.
Digital Spectrum è una newsletter gratuita che scrivo dal 2022 dove tratto temi che rappresentano il presente e il futuro dell’industria della content creation digitale.
Sono un esperto di gestione colore, postproduzione fotografica e ottimizzazione delle immagini in ambito digital. Sono socio fondatore di PixelFactory, uno dei principali studi di postproduzione fotografica in Italia. Mi occupo di postproduzione fotografica e affianco come Digital Tech i fotografi sul set.
Formo e affianco agenzie di comunicazione, web agency, studi di produzione e professionisti sulla corretta gestione del colore e l’implementazione di flussi di lavoro sicuri ed efficienti per la gestione delle immagini. È attivo il corso sulla gestione colore nel digital per agenzie creative.
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