Evadere dalla prigione dell'sRGB
Ciao, sono Manuel.
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Se lo dice lui
“Immaginate che vi dica che potete usare solo due terzi dei colori che il vostro schermo può visualizzare. Tutte le tonalità più brillanti e vivaci non sono consentite. Inaccettabile, vero? Benvenuti nel Web design degli ultimi sette anni. Forse non lo sapete, ma rispetto alle applicazioni native, vi trovate nella prigione di sRGB.”
Chris Lilley ha introdotto così il suo intervento al CSS Day 2022.
Lo so che ti stai chiedendo: ma chi è Chris? Beh qui trovi la sua bio da paura!
Per il resto ti consiglio di guardare il suo intervento 👇
Una cosa che aspettavo da tempo
Con qualche anno di ritardo rispetto a Safari, anche Chrome (finalmente!) ha implementato il supporto al profilo colore Display P3 (ci si riferisce ovviamente agli elementi definiti a codice, non alle immagini). Essendo il browser più utilizzato in assoluto non serve che ti dica quale sarà l’impatto che avrà una volta che questa implementazione passerà alla versione pubblica. Per gli sviluppatori e web designer sarà una manna dal cielo, potranno finalmente definire colori nello spazio Display P3 sapendo che non saranno confinati solo a Safari ma “praticamente a tutti”.
Quello che ieri non c’era
Quanto bello sarebbe un mondo senza password? Diciamolo, è un metodo di autenticazione noioso e non adatto a tutti. Quante persone scelgono ancora oggi password poco sicure, facili da ricordare per non parlare di password riutilizzate su più account. Tutto quanto più lontano dalle regole base per la sicurezza dei nostri accessi.
Serve uno standard sicuro e di facile utilizzo slegato dalla nostra memoria, si perché se ti ricordi le tue password vuol dire che non sono abbastanza sicure.
Apple da qualche anno ha introdotto Sign in with Apple, servizio impeccabile che consente di accedere senza alcuna password utilizzando semplicemente il Face ID o Touch ID del dispositivo. Fantastico se si rimane all’interno dell’ecosistema Apple e per i pochi servizi che hanno deciso di abilitarlo, ma per pensare di eliminare le password per tutti serve qualcosa di più trasversale. Ecco perché è nata Fido Alliance.
A questa alleanza hanno preso parte le più grandi aziende tech tra cui Apple, Google, Microsoft, Intel, Samsung, Meta, PayPal, Visa, si insomma “tutte”, le puoi vedere qui. Questo è un passaggio fondamentale che garantirà la diffusione di un unico standard multipiattaforma.
Se ne discute da tempo di questa rivoluzione ma te ne parlo solo oggi perché dopo Safari anche Chrome da qualche settimana è compatibile con Passkey, quindi ci siamo, finalmente! Ora che i due browser più utilizzati e relativi sistemi operativi sono pronti potremo vedere decollare questa tecnologia nei prossimi mesi.
Se vuoi provarla questo è il posto giusto 👉 passkeys.io
Ce la raccontano giusta?
Spesso mi ritrovo a valutare la bontà di alcune luci o flash economici o che comunque rientrano in quella fascia considerata ottima come rapporto qualità/prezzo e a chiedermi: ma le specifiche dichiarate saranno veritiere? Su marchi top di gamma ovviamente vado sul sicuro ma su quelli più economici che vantano specifiche quasi simili ma con un prezzo non comparabile con la concorrenza il dubbio rimane, tanto più se nelle specifiche si trovano errori di traduzione.
Godox è uno di questi marchi, ho avuto l'occasione di analizzare vari prodotti ma oggi volevo parlarti di questo illuminatore a luce continua LED SL100D. Sarà vero che con 180€ circa su Amazon si riesce a reperire una luce LED con un CRI maggiore o uguale a 96 e un TLCI maggiore o uguale a 97?
Ho analizzato la luce con lo spettrofotometro (Sekonic C-800U) e questi sono i risultati: CRI=96,5 | TLCI=97 | Temp. Colore=5683K.
Sono rimasto sorpreso nel vedere che i valori rientravano perfettamente nelle specifiche riportate dal produttore e sinceramente anche nella distribuzione dello spettro. I LED si sa hanno spesso una resa bassa nei rossi (indice R9) che si ripercuote in una resa non ottimale degli incarnati, ma non è questo il caso. C’è un abbassamento sui blu (indice R12) ma sinceramente preferibile rispetto ai rossi. In ogni caso per il costo che ha è decisamente un ottimo acquisto.
Link interessanti
Come siamo messi con l’HDR al cinema? (spoiler: male) 👉 hdblog.it
Colori a 10 bit e HEIC: una marcia in più per le foto su smartphone a costo zero. (Google ti dai una mossa? 🦕) 👉 dday.it
Per una volta Apple, Google e Firefox giocano insieme 😁
Qualcosa di personale (per il 2023)
L’anno scorso in questo periodo avevo scritto una riflessione, ti riporto una parte a cui tengo molto e che credo sia valida più che mai per questa fine 2022.
In questi ultimi anni ho sentito molti, forse troppi, discorsi a bassa risoluzione. Ho letto post, seguito discussioni, guardato video, parlato con clienti e professionisti del mio settore che mi hanno lasciato senza parole per quanto erano a bassa risoluzione. Mi riferisco a scambi di idee sul campo professionale, decisioni tecniche, soluzioni ai problemi basati sul nulla, senza un senso logico, senza un riscontro scientifico, senza le conoscenze di base. Le classiche cose fatte tanto per fare, “ma si dai, si è sempre fatto così…” cit.
Pensare in alta risoluzione significa dedicare molte più energie e molto più tempo in quello che facciamo, significa vedere molti più dettagli ed elaborare molte più informazioni. Cerchiamo di sprecare meno tempo per le cose futili e leggere qualche articolo o qualche approfondimento in più, cercando di andare oltre al titolo e alle prime 10 righe. Cerchiamo di farlo in alta risoluzione, andando in profondità e nel dettaglio delle cose.
Serve impegno. Tanto. Ma ci sarà bisogno dell’alta risoluzione per avere un 2023 migliore.
Ti auguro un 2023 ricco di nuove scoperte e di nuove decisioni genuine sia in ambito personale che professionale. Ricordati che non siamo soli, le nostre decisioni impattano anche sugli altri e sull’ambiente. Cerchiamo di fare anche delle scelte che portino a risultati tangibili e costanti sulla sostenibilità di questo meraviglioso pianeta 🌍
Buon 2023 ✌🏻
E quindi?
L’obiettivo di questa newsletter è trattare temi che rappresentano il futuro (ma anche il presente) dell’industria della content creation digitale.
Il giorno in cui qualcuno mi dirà di smetterla, lo farò. Promesso.
Il mio nome è Manuel Babolin e con altri due matti ho fondato PixelFactory, nel cui blog approfondisco alcune cose. Ho un progetto sulla gestione colore nei device digitali che si chiama Wide Gamut.