HDR su Instagram, iPad Pro e Digital da strada
Ciao, sono Manuel, esperto di gestione colore, postproduzione fotografica e ottimizzazione delle immagini in ambito digital.
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🌅 È arrivato l’HDR su Instagram
Qualche giorno fa (17 gennaio) Samsung ha presentato la nuova linea Galaxy S24: fra le varie novità una ha attirato subito la mia attenzione “La serie S24 è la prima serie di smartphone in assoluto ad avere l’HDR abilitato per le foto su Instagram (e snapchat)”.
Ok fermi tutti! Calma calma. Capiamo. Vi avevo detto che il 2024 sarebbe stato l’anno dell’HDR, ma non pensavo di trovarmi davanti a una notizia del genere già a gennaio.
Non perché Instagram sia al centro del mondo, ma di fatto è uno dei social più utilizzati e un cambio così importante farà da apri pista per tutti gli altri.
Ho scandagliato il web e i social alla ricerca di informazioni aggiuntive ma nulla, tutti parlano di questa notizia ma nessuno che spieghi cosa ci sia sotto. Alla fine mi sono rimboccato le maniche e ho cercato di studiare il caso da solo.
A un paio di giorni dal lancio è un’impresa trovare qualcuno che abbia scattato una foto in HDR e che l’abbia pubblicata su Instagram con un S24 scrivendolo nella descrizione, ma incrociando conversazioni su X sono riuscito recuperarne una.
I miei pensieri erano: che formato sarà stato utilizzato? Perché solo l’S24? Avrà un formato particolare? Queste foto saranno visibili in HDR a tutti o saranno limitate agli S24 via app? Caricheranno un’immagine HDR e una SDR di fallback? 🤔
Una previsione ce l’avevo in testa ma dovevo trovare la conferma. Ho aperto il post Instagram sul mio MacBook Pro con Safari da una parte e Brave (Chrome) dall’altra. Ed ecco la prima risposta: su Safari era in SDR, su Brave in HDR! Nessuna restrizione da app, l’immagine è HDR punto. L’ho scaricata e ho fatto ulteriori test che hanno confermato la mia tesi.
L’immagine è in formato .jpg ULTRA HDR, ne ho già parlato qui più volte specialmente in questo articolo. Si sa già tutto su questo formato, il più scarso fra tutti i formati HDR ma il più retrocompatibile. La frammentazione di Android è una palla al piede nell’evoluzione dei formati, magari speravo che Instagram facesse questo grosso passo utilizzando un formato più efficiente ma la scelta è ricaduta sull’ULTRA HDR, che di fatto è il formato HDR di Android, introdotto ufficialmente da poco con la versione 14. Quindi si tutto fila: è il modo più lineare e meno complesso per gestire la cosa. Nessun fallback, una sola immagine in jpeg che verrà visualizzata in HDR solo se l’app o il browser supporterà il formato ULTRA HDR leggendo la Gain Map.
Quindi Samsung non si è inventata nulla, Instagram nemmeno. Semplicemente la serie S24 sfrutta il formato ULTRA HDR introdotto da Google con Android 14 che tra l’altro è già utilizzato nei Pixel 8 da mesi. È ovvio che la “collaborazione da parte di Samsung con Instagram per portare le foto HDR sulla piattaforma” non sia altro che una trovata pubblicitaria. L’app Instagram su S24 non fa altro che mantenere il formato ULTRA HDR nella fase di upload, fine. Ora non rimane altro che capire quanto durerà questa esclusiva con Samsung e quando il supporto sarà aperto ad altri smartphone.
Sarà ancora più interessante capire cosa succederà con iPhone. Apple deciderà di supportare il formato ULTRA HDR in nome della compatibilità oppure lo snobberà visto che utilizza qualcosa di meglio come l’HEIC già da diversi anni e si è già aperta a formati più efficienti come AVIF e JPEG XL? Chissà. In questo caso spetterà all’app di Instagram leggere il formato ULTRA HDR e, comunque sia convertire le foto EDR di iPhone in ULTRA HDR. Vedremo nei prossimi mesi cosa succederà.
Ultima ma non ultima novità, le immagini ULTRA HDR che ho scaricato e analizzato hanno una dimensione di 1440x1440 px! Per la prima volta nella sua storia Instagram abbandona il formato 1080x1080 px per qualcosa di un po’ più grande, finalmente!
📸 Il DNG è arrivato alla versione 1.7
Samsung S24 continua a far parlare di sé, questa volta dietro le quinte. Per gli utenti esperti che decidono di sfruttare veramente il dispositivo e scattare in formato Expert RAW arriva un’interessante novità. Adobe ha introdotto la versione 1.7 del formato DNG con il supporto al formato JPEG XL. Questa è una gran bella notizia. Questo formato incredibilmente efficiente si sta facendo strada mese dopo mese. Ora i DNG possono contenere l’immagine anche in formato JPEG XL con un risparmio notevole del peso totale del file. Samsung ha preso la palla al balzo e ha introdotto subito questa nuova versione nel suo Expert RAW.
📱Apple ProRAW, tre anni dopo
È uscito un mio articolo su FOTOCult.it riguardo al formato Apple ProRAW. Sono tornato a parlare di questo incredibile formato che utilizzo quotidianamente con estrema soddisfazione. Solitamente scatto con l’app nativa o nei casi particolari con Halide e sviluppo con Darkroom+. Credo di essere stato il primo in Italia a trattare in modo approfondito questo formato nell’articolo di dicembre 2020 pubblicato sul blog di PixelFactory. In molti nei mesi successivi mi hanno scritto e ho scoperto che hanno utilizzato proprio quell’articolo come base per i loro articoli e video YouTube.
Sono tornato volentieri sul tema specialmente per fare il punto della situazione tre anni dopo la sua uscita. Trovare l’articolo qui 👉 Apple ProRAW, il geniale formato per chi ama la Fotografia con lo smartphone. Cosa ne è stato a tre anni dal lancio.
💻 Digital Tech da strada
Ultimamente sono molto più spesso sul set come Digital Tech, una cosa che amo fare.
Vivere il set, essere lì per occuparmi di tutta la parte tecnica e liberare il fotografo da mille pensieri mi piace tantissimo. È un mix di tante cose, bisogna avere una conoscenza approfondita dell’hardware, del software, prevedere le problematiche che possono capitare, inventarsi soluzioni, mettere al sicuro i dati, dialogare con il team e rassicurare e coccolare il cliente anche con una post fatta al momento per fargli capire quale sarà il risultato finale.
Gli strumenti e il materiale che mi porto dietro non sono mai abbastanza e di solito sono ridondanti. Anche per i progetti più piccoli ormai non sto lì a pensare cosa portare e cosa non portare con me, carico direttamente in auto due valige enormi con dentro di tutto: MacBook Pro, treppiedi e valigia per la postazione, cavi dati di ogni tipo, cavi per la corrente, adattatori, nastri telati, power bank, da quelli tascabili a quello da quasi 1KW, SSD, alimentatori, ecc. Potrei continuare con una lista infinita. Di solito uso una piccola parte di quello che mi porto dietro, ma è mio compito essere pronto a tutto. Questo video del dietro le quinte rende un po’ più l’idea di cosa succede in un set in esterna.
Nei prossimi giorni sarò a Barcellona sempre come Digital Tech, il progetto prevede lo scatto di foto in esterna per la città. Questo implica una sfida non da poco: non ci saranno posti definiti dove scattare e dove posizionare il mio treppiedi con la valigia e il computer per le acquisizioni. Sarà un continuo spostarsi. In più c’è un’ulteriore limitazione che è il viaggio aereo. Più volte ho imbarcato l’attrezzatura ed è sempre un bel problema fra il peso e le dimensioni, senza contare il pensiero di ritrovare tutto intero.
Questa volta ho deciso di adottare un approccio completamente diverso, tutto quello di cui ho bisogno dovrà starci all’interno del mio bagaglio a mano. Niente treppiedi, niente MacBook, niente valigia, solo l’essenziale. E questa volta l’essenziale passa per un iPad Pro da 12,9 pollici M2 con Capture One (ovviamente). Tutto sarà ridotto all’osso per darmi la possibilità di spostarmi senza nessun impedimento, avere le mani libere e arrivare a sera con la schiena intera.
Questi sono gli strumenti che porterò con me per questo progetto: iPad Pro, SSD da 2TB per il backup (criptato!), un power bank PD e un ColorChecker. Ormai i tempi sono maturi anche su iPad OS per gestire eventuali backup e trasferimenti di dati fra memorie sul campo. Per me è uscire dalla confort zone, ho fatto tutte le mie verifiche e prove, ma è sul campo che si vede veramente l’efficacia di questo setup, del nuovo workflow e le limitazioni.
Tornerò su questo argomento nel prossimo articolo a giochi fatti quando sarò tornato e farò il punto della situazione con i pro e i contro di questo approccio 🤞
🔗 Link interessanti
ha fatto un bellissimo articolo sul Watermarking, ve lo consiglio 👉 AI, in cerca del watermarkingNikon e AFP insieme per la certificazione delle immagini contro l’avanzata dell’IA 👉 fotocult.it
L’incredibile truffa dietro agli occhiali per daltonici 👉 MegaLag - YouTube
Una foto panoramica con una lente piatta: ecco la prima metalente con sensore integrato 👉 dday.it
🤟 Qualcosa di personale
In queste ultime settimane sto lavorando su molte cose interessanti: progetti fotografici su cui stiamo curando la postproduzione in studio, consulenze sul set, digital tech, formazione, stesura di articoli ma anche al lancio del nuovo sito wide-gamut.com! Mi ritengo fortunato perché molte di queste cose che sto portando avanti con passione e tanto impegno le condivido con bellissime persone, che rendono tutto più reale, sano ed entusiasmante. Non mi metterò a fare un elenco di nomi, so che molte mi leggono e sanno di cosa parlo. Grazie ragazzi!
Da qualche settimana ho messo online manuelbabolin.com, una semplicissima pagina che raccoglie in due righe chi sono e cosa faccio tutto il giorno con un po’ di link ai vari progetti. Avevo la necessità di raccogliere tutto in un posto solo. Per ora è solo una pagina ma in futuro diventerà qualcosa di più.
Digital Spectrum è una newsletter gratuita che scrivo dal 2022 dove tratto temi che rappresentano il presente e il futuro dell’industria della content creation digitale.
Sono un esperto di gestione colore, postproduzione fotografica e ottimizzazione delle immagini in ambito digital. Sono socio fondatore di PixelFactory, uno dei principali studi di postproduzione fotografica in Italia. Mi occupo di postproduzione fotografica e affianco come Digital Tech i fotografi sul set.
Formo e affianco agenzie di comunicazione, web agency, studi di produzione e professionisti sulla corretta gestione del colore e l’implementazione di flussi di lavoro sicuri ed efficienti per la gestione delle immagini.
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