Figma, dobbiamo parlare
Figma è passato da essere uno strumento per la prototipazione e il disegno di interfacce grafiche a un tool per fare qualsiasi cosa, qualsiasi! Il successo ruota sicuramente attorno al fatto della semplicità nella collaborazione dei progetti (vedere i puntatori delle varie persone che si muovono in tempo reale è una cosa che facilita tantissimo ogni discussione in call), ci sono i commenti, ha una parte gratuita, quasi tutte le aziende poi raggirano il premium con un account condiviso con tutti i dipendenti (ma questa è un’altra storia, non mi espongo su questo), viene utilizzato come repository per caricare tonnellate di immagini, potrei continuare ma mi fermo qui, è evidente che siano tutti tasselli che hanno portato Figma a diventare quello che è oggi.
Trovo interessante e bello vedere come in un mercato che sembrava stagnante arrivi un nuovo attore e nel giro di qualche anno riesca a polverizzare la concorrenza e diventi il nuovo “standard” nelle agenzie. Il rischio in questi contesti è che poi le persone si abituino ad utilizzare così tanto uno strumento da utilizzarlo anche per i compiti per il quale non è stato pensato: uno fra tanti l’elaborazione delle immagini.
In studio ci arrivano sempre più progetti in Figma dove ci vengono segnalate le modifiche di postproduzione da fare e fin qui tutto ok, non è stato pensato per questo ma funziona. Il problema nasce quando viene utilizzato per valutare il colore delle immagini, la qualità, o come deposito “infinito” di immagini che poi vengono adattate per i social ed esportate.
Comprendo la comodità di avere un unico posto dove fare tutto, meno sbatti possibile, nessun problema di spazio ma bisogna capire le logiche e i limiti di ogni servizio se non vogliamo trovarci a gestire problemi non indifferenti sui colori e la qualità delle nostre immagini vanificando il lavoro fatto a monte. Oggi come oggi Figma ha svariati problemi nella gestione delle immagini in fase di visualizzazione ed esportazione. Magari un giorno questa parte verrà sistemata e ci sarà un supporto ottimale, ma oggi non è così ed è importante saperlo.
Una fra le tante cose è la gestione colore problematica in base allo zoom della tavola di lavoro (si lo so è da 🤯). Sono mesi che segnalo a Figma questi problemi, ho scritto anche nel forum di supporto, ovunque. Il messaggio è stato recepito ma per ora non ho visto nessun cambiamento. L’ultimo è stato un utente che ha commentato questo video su X interessato del problema, ho scoperto solo dopo che in bio aveva scritto “Design director at Figma”. Speriamo bene, spero di aggiornarvi presto 🤞
Sono entusiasta di annunciare il lancio di FLUEEDO
Questo mese abbiamo presentato Flueedo, un progetto a cui stiamo lavorando in sordina da circa un anno. Non è che abbiamo cambiato mestiere, ci siamo sempre occupati di questi temi ma ci siamo resi conto che dire certe cose a certe persone con il cappello dei ritoccatori era davvero difficile.
In PixelFactory, nel corso degli anni, mi sono dedicato sempre di più alla consulenza e alla formazione sulla gestione delle immagini e del colore. Con il passare del tempo, mi sono reso conto sempre più di quanto sia cruciale per le agenzie digital e i brand migliorare la performance dei contenuti visivi e ottimizzare i flussi di lavoro.
Da questa esigenza nasce Flueedo: un progetto parallelo a PixelFactory interamente focalizzato a supportare chi crea e gestisce contenuti, offrendo soluzioni mirate per ottenere il massimo dalle immagini digitali.
Nel concreto cosa fa Flueedo?
👉 Consulenza strategica per potenziare il rendimento visivo, ridurre i costi legati ai resi e-commerce e ottimizzare i processi produttivi.
👉 Formazione specializzata per team creativi e di sviluppo web, migliorando la consistenza e qualità dei contenuti, con un focus particolare sulla gestione del colore nel mondo digitale.
Se pensi che questo progetto possa essere utile per il tuo brand, la tua agenzia o per qualcuno che conosci, qui puoi trovare tutte le informazioni e il form per contattarci e valutare insieme cosa possiamo fare concretamente per te 👉 www.flueedo.com
Abbiamo scelto di chiamare questo progetto Flueedo (si pronuncia "fluido") perché questa parola racchiude perfettamente il concetto chiave che guida tutto il nostro lavoro. Anche se il processo di gestione dei contenuti coinvolge molteplici fasi, persone e attività complesse, il nostro obiettivo è renderlo più semplice, efficiente e stabile, in una parola: fluido. Il perchè Flueedo all’inglese è presto detto, il dominio ero libero 🤫
JPEG-XL arriva su iPhone 16 Pro
Chi mi segue, e soprattutto chi ha partecipato al corso “Gestione del colore nel digital”, conosce sicuramente questo nuovo formato e le sue straordinarie caratteristiche. Nonostante la diffusione sia stata in parte frenata da Google, negli ultimi giorni c'è stato un grande passo avanti verso un utilizzo più massiccio di JPEG-XL. Il protagonista? Proprio l'iPhone 16 Pro, che con il suo recente lancio ha confermato le voci di corridoio delle ultime settimane.
iPhone 16 Pro ora salva le foto in formato ProRAW utilizzando la compressione JPEG XL, sia in modalità lossless che lossy.
Scattare a 48MP è straordinario per la qualità dei dettagli, ma può diventare impegnativo per lo spazio di memoria occupato dai file DNG. Con il nuovo formato, è possibile risparmiare una quantità significativa di spazio.
Ecco un confronto pratico dello spazio occupato da una foto a 48MP:
• JPEG Lossless: 76,2 MB
• JPEG-XL Lossless: 43,7 MB
• JPEG-XL Lossy: 16,3 MB
È impressionante poter ridurre di quasi la metà lo spazio senza perdita di qualità! Speriamo che questo formato venga adottato rapidamente da tutti i dispositivi e software di editing, ma soprattutto da Google che sta trasformando questo contento un una “guerra dei nuovi formati” di cui nessuno ha bisogno.
Il sito del progetto è stato completamente rifatto (molto probabilmente proprio in occasione dell’uscita di iPhone 16 Pro) e riporta moltissimi dettagli interessanti 👉 jpegxl.info
Digital Spectrum è una newsletter gratuita che scrivo dal 2022 dove tratto temi che rappresentano il presente e il futuro dell’industria della content creation digitale.
Sono un esperto di gestione colore, postproduzione fotografica e ottimizzazione delle immagini in ambito digital. Sono socio fondatore di PixelFactory, uno dei principali studi di postproduzione fotografica in Italia. Mi occupo di postproduzione fotografica e affianco come Digital Tech i fotografi sul set.
Formo e affianco agenzie di comunicazione, web agency, studi di produzione e professionisti sulla corretta gestione del colore e l’implementazione di flussi di lavoro sicuri ed efficienti per la gestione delle immagini. È attivo il corso sulla gestione colore nel digital per agenzie creative.
Se vuoi contattarmi per una consulenza, per organizzare corsi di formazione nella tua azienda o per un preventivo di postproduzione o assistenza sul set utilizza questo form di contatto.
Per tutte le informazioni manuelbabolin.com